il biancospino

Abbiamo già imparato a conoscere e riconoscere il prugnolo (vedi qui), ora è tempo del biancospino!


Il biancospino (Crataegus monogyna Jacq., 1775) come il prugnolo è un arbusto spinoso con corteccia compatta di colore grigio. Quando si sviluppa ad albero può raggiungere i 5 metri di altezza allargando la chioma in tutte le direzioni possibili alla ricerca della luce.

I fiori che sbocciano a maggio sono bianchi con sfumature rosa. A differenza del prugnolo, spuntano dopo la comparsa delle foglie.

Le bacche sono di un bel colore rosso e maturano in autunno.


Il biancospino è noto per avere proprietà antiossidanti e viene usato in fitoterapia per disturbi cardiaci. Il suo legno invece viene usato per accendere il fuoco.


Il biancospino per i Celti era la casa delle fate e degli spiriti del bosco, che potevano dimostrarsi giocosi e benevoli con chi li trattava con rispetto e altrettanto ostili con chi invece li offendeva.


Si riteneva che un ramo di biancospino proteggesse le case oltre che dai lampi anche dagli spiriti cattivi motivo per cui si usava appenderne un ramo alle porte di ingresso.


Dal momento che era assolutamente vietato abbattere la pianta per rispetto delle fate che lo abitavano, chi avesse voluto cogliere un ramo avrebbe dovuto aspettare la mattina di Beltane (primo maggio) unico giorno in cui le fate non si sarebbero arrabbiate.


Tra le leggende intorno a questa pianta c'è quella che lega il biancospino al sonno magico.

Infatti anche nella fiaba della Bella Addormentata nel bosco, la principessa cade in un sonno centenario dopo essersi punta con un fuso, che nei tempi antichi veniva costruito proprio con il legno del biancospino.


Inoltre si riteneva che chi si addormentasse sotto questa pianta avrebbe beneficiato di un sonno sereno e tranquillo.

Al prossimo approfondimento!

Elicia

In cerca di una occasione per visitare Valibona e il Parco della Calvana?